mercoledì 10 maggio 2017

Se mi tornassi questa sera accanto

Giosuè Pindari - uomo antico, legato alla terra, alla famiglia e a un ideale politico - scrive lettere alla figlia Lulù, che se ne è andata e non dà più notizie di sé, e le affida alla corrente del fiume, arriveranno mai? Non è importante saperlo. In fondo il fiume, con le sue piene improvvise, sa sempre come arrivare a destinazione.
In quella distanza vive Lulù che d’un tratto, dalle sponde di un altro fiume - dopo l’incontro con Andreone, l’uomo “leggero” che aspetta la piena - è come se rispondesse alle lettere paterne, seguendo la corrente.

"In quel momento Lulù pensò a quanto sia complicata la vita per i figli dell'uomo, che cercano il perdono definitivo per quello che fanno, ma non perdonano mai se stessi per quello che non hanno fatto. E poi c'era questa cosa che la tormentava da quando aveva memoria, questa riluttanza o forse incapacità degli uomini di dire una parola che ripara, la parola che aggiusta.



2 commenti:

  1. Una lettura che sto ancora elaborando. Partito in sordina, catturata a metà lettura, in discesa (o così mi è sembrato) nella parte finale.
    Ne ho apprezzato la poesia, questo sì. Tutta, sin dal titolo.

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina